COME QUANDO FUORI PIOVE








non prometterti il futuro,
trapassati già
siamo nel suo minuto.
camaleonte acquattato nello sgabuzzino,
è pronto
a saltar fuori
ben vestito,
alacre
nel venirti incontro
senza essere chiamato.
e tu, che non t’aspettavi
fosse quello il viso.




tu che non ti aspettavi quel suo viso
Anima e corpo non hanno confini:
agli amanti che giacciono sul suo
tollerante declivio incantato
in preda al deliquio ricorrente,
solenne la visione manda Venere
di soprannaturale armonia,
di universale amore e speranza;
mentre un’astratta intuizione accende,
in mezzo ai ghiacciai e tra le rupi,
dell’eremita l’estasi carnale.
– w. h. auden –