UN LIEVE FRULLAR DI ALI








e inatteso
torna
a tremare il cuore
ti manca il fiato
stai precipitando
sottosopra l’universo
muta le stelle
ma lo vuoi
lo conosci
l’avevi perso
in un campo di grano dorato
l’avevi abbandonato
da tempo
stentava a ritrovarti




un frullar di ali
Mi sta ondeggiando fin dentro il cervello,
e sempre più si assoda e più s’ingrossa,
sempre più mi riempie… “E non è bello?”
Hai un vigore da incidere le ossa.
– patrizia valduga –